storia di ordinaria disorganizzazione in un ospedale d'eccellenza del sud e...purè di patate e carote allo zenzero










































La storia è un po' lunga, quindi potete passare direttamente alla ricetta consolatoria in basso. Il mio è uno sfogo, nudo e crudo!
Giorno 11 gennaio riceviamo la tanto attesa chiamata dall'ospedale Ferrarotto di Catania per il ricovero, e seguente intervento, per mio padre. Aspettiamo da metà ottobre! Il caso, nella scheda paziente, è dichiarato urgente...!!!!
Giorno  19 bisogna presentarsi lì alle 8 del mattino per poter effettuare tutti gli esami e a seguire il ricovero. Io parto alle 5, passo a prendere papà e sfidando condizioni meteo proibitive, aggravate dallo stato penoso delle nostre strade, iniziamo questo viaggio per Catania.
Arriviamo all 7.45, alle 8 cominciamo ad aspettare. La sala d'attesa è piccola e presto l'aria diventa viziata e irrespirabile, i posti a sedere non ci sono per tutti, ma per fortuna noi siamo arrivati tra i primi e riusciamo a mantenere il nostro posto. Alle 10 comincia il primo esame, un prelievo, poi una visita cardiologica seguita, dopo 40minuti, da un esame radiologico. Si arriva alle 12.30. Da qui cominciano altre due ore d'attesa, senza capire cosa stiamo aspettando, forse che si liberi un letto? Che lo preparino per accogliere il nuovo paziente? boh, non si sa! Alle 14.15 ci chiamano per dirci che sono spiacenti ma il posto letto non è disponibile e quindi possiamo tornare a casa. Tutto è rimandato a lunedì. Potremo presentarci non più alle 8, perchè gli esami sono già stati fatti, ma alle 10. Intanto ci consegnano un preparato da assumere lungo la giornata di domenica come preparazione all'eventuale intervento.
Lunedì 21, parto alle 7 da casa, passo a prendere papà e arriviamo all'ospedale. La sala d'attesa è ancora più gremita del sabato precedente, non ci sono posti a sedere, io mi metto fuori, c'è un pallido sole che m'illude con il suo calore e leggo un po' (brillat savarin - fisiologia del gusto, spero di poterne parlare presto).
Alle 14.30, ben 4 ore e mezza dopo di attesa sfinente, ci chiamano e saliamo in reparto. La prima cosa che mi dicono è di portare via la valigia di papà e di lasciare solo un cambio perché, mi spiegano, dopo l'intervento andrà in terapia intensiva e lì non si possono tenere gli effetti personali del paziente. L'ora dell'intrvento previsto per domani sarà comunicato al paziente nel tardo pomeriggio, nel frattempo deve bere 2 litri d'acqua come preparazione all'intervento del giorno dopo. Ritorno a casa e alle 20 mio padre mi chiama e mi comunica che l'intervento domani non si farà, slitta a mercoledì mattina. L'indomani, martedì, alle 20 mio padre riceve la conferma che sarà operato la mattina successiva  alle 8. Lo rasano e gli danno ancora da ingurgitare la "gradevole" preparazione. Potrò presentarmi in reparto per le 7.30, il regolamento lo prevede, così avrò modo di vederlo, fargli gli in bocca al lupo prima dell'operazione e lasciare un cambio pulito per il dopo intervento.
Giorno 23 parto da casa alle 5, per fortuna piove per solo un breve tragitto. Arrivo a Catania in perfetto orario e citofono al reparto, nessuno mi risponde. Chiamo papà al telefono, avverto che è alterato  e mi passa subito la caposala. La gentile signora mi dice che io non posso entrare perchè mio padre non è nella lista dei pazienti che saranno operati. Io rimango sconvolta, mi ripiglio e le dico che la cosa mi suona assai strana dato che mio padre è stato rasato ed è da 3 giorni che assume la preparazione che normalmente si prende un giorno prima dell'intervento. Ancora gentilmente la caposala mi dice di aspettare l'apertura dell'ambulatorio e che quanto prima mi chiameranno. Alle 8.30 chiedo all'infermiera che sta allo sportello se mi sa dire qualcosa riguardo mio padre. Dopo un quarto d'ora mi comunica che a breve parlerò con un medico che mi spiegherà il motivo del rinvio. Alle 10.45 salgo in reparto, vado da papà che è giustamnete inca...to e mi comunica che è stato DIMESSO...a me viene una risata mezza isterica perché non avevo portato il cambio per uscire dall'ospedale, ma quello per una persona che rimane lì ancora per qualche giorno: un pigiama e indumenti intimi. Mi sono immaginata la scena che di lì a poco avrei vissuto: mio padre che esce in pigiama, pantofole, vestaglia e giubbotto per tornarsene a casa e affrontare un viaggio di 2 ore e mezza.
In attesa che mi diano il foglio di dimissioni ho il piacere di conferire con il medico di turno a cui mi rivolgo per spiegare i disagi a cui mio padre e io siamo soggetti da almeno 4 giorni. Gentilmente mi dice che è meglio operare mio padre a inizio settimana per meglio garantire il decorso post operatorio in terapia intensiva, si sa che -"anche alla Nasa il fine settimana c'è sempre un problema di organico"- poi aggiunge che -"questo ospedale è gettonatissimo per l'eccellenza del primario e dei suoi collaboratori e quindi si creano situazioni d ingolfamento"- e, aggiunge "se ha delle lamentele da fare è giusto che le comunichi anche al primario, a cui invece vengono risparmiate per un timore reverenziale e non è giusto che sia il povero medico di turno a beccarsi le rimostranze dei pazienti"- io rimango senza parole, è possibile sia una tattica per evitare di saltargli addosso come farebbe un doberman affamato e inca...ato?
Il primario che opererà mio padre è partito in mattinata per un convegno, quando rientrerà sabato, disporrà il nuovo piano degli interventi e al più tardi lunedì ci comunicheranno quando mio padre sarà operato!!!
Riflessioni: che il primario non avrebbe potuto operare mercoledì lo sapevano già, perché non me l'hanno detto subito martedì delle probabili dimissioni e soprattutto non hanno risparmiato a mio padre la rasatura e l'ingurgitamento della preparazione?
Non aggiungo altro!

e adesso passiamo alla ricetta, ottima per la stagione invernale per la presenza dello zenzero che aiuta le nostre difese immunitarie e soprattutto al quanto consolatoria per la consistenza assai voluttuosa che rende felice il palato

Purè di patate e carote allo zenzero 

500g di patate
200 g di carote
100 ml di latte
50g di zenzero grattugiato
sale aromatizzato agli agrumi


Lessate le patate con la buccia e le carote pulite. Una volta cotte e intiepidite passatele al passaverdura o usate lo schiacciapatate. Raccogliete il tutto in una casseruola e aggiungete il latte. Salate e rimestate fino a quando il latte non si sia ben amalgamato con l'auto di una frusta. Aggiungete lo zenzero grattugiato, lasciate ancora sul fuoco facendo attenzione che non si asciughi troppo.
Servite tiepido come contorno. Potete completare con del prezzemolo trtitato.


Commenti

  1. dopo aver letto questo racconto che sa di inverosimile, faccio comunque tanti in bocca al lupo a tuo padre e spero che nonostante la disorganizzazione del reparto. l'equipe sia in gamba e possa risolvere i suoi problemi!!
    Comunque per esperienza so che bisogna farsi sentire ed incazzarsi se è necessario altrimenti nessuno ti caga!!
    In ogni caso tutti questi tagli che fanno sulla sanità quegli assassini del governo certo non aiutano!!
    il tuo purè è molto appetitoso spero che lo zenzero ci aiuti un pochino durante l'inverno!!
    baci

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    1. @Memole, grazie!!!


      @i5mondi, i tagli alla sanità mi hanno portato fino a catania, perchè tra la provincia di ragusa e siracusa, non si possono più effettuare visite specialistiche di cardiochirurgia con il ssn. un'eventuale intervento può essere effettuato solo se il paziente arriva tramite pronto soccorso...pazzesco!!
      Confido anch'io nello zenzero!!!
      e.

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  2. Mio Dio Elisa, ho letto di questa odissea infinita, ma porca zozza, ma perchè bisogna prendersela sempre con le fasce più deboli? Perchè dobbiamo essere sempre incudine e mai martello? Capisco un disguido, una operazione d'urgenza, ma qui siamo al limite dela follia: come si fa a non capire che una persona solo per il fatto di stare in una struttura ospedaliera è a disagio, l'ansia aumenta, poi sto fatto che ha dovuto bere il bibitone... No, non è possibile!
    In bocca al lupo per il tuo papà, spero che gli facciano presto l'operazione (spero che non sia niente di che) e che tutto si risolva al meglio! Un bascio!

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  3. Sono senza parole, non riesco a credere a quello che leggo. Ma i convegni dei primari non possono essere rimandati, data l'urgenza di intervento per il paziente/i??? Ho la vaga impressione che questi ritardi siano manovrati al fine di convincere i pazienti a rivolgersi a strutture private (cliniche a pagamento). Mia cara condivido la tua rabbia, anzi inc...dine e quella di tuo papà. So quanta voglia avresti di urlare l'ingiustizia che hai ricevuto, purtroppo ci vuole tanta forza per controllarsi. Come mai non avete scelto l'ospedale Nesima che si trova all'entrata di Catania? Una mia parente si è operata lì, si è trovata benissimo e mi riferisco all'equipe. E' davvero ingiusto quello che vi è accaduto, che dirti spero tanto che tuo papà faccia al + presto l'intervento, che tutto vada per il meglio. A te un bacione e tanti auguri di cuore. Una tua fan
    p.s. preparerò il tuo purè, mi ricorda la mia mamma, molto brava a farlo. A presto

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    1. @Patty Patty, la cosa che invece penso che è semplicemente una grande strafottenza, mancanza di attenzione e non so cosa sia più grave!!!! Beh è un intervento serio, ma sono abbastanza positiva!!
      un caro saluto, baci

      @una tua fan, l'équipe di cardiochirurgia del ferrarotto dicono sia un'eccellenza...ma, speriamo bene!!
      grazie e baci!

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  4. Mi spiace veramente tanto. Alla preoccupazione dell'intervento si aggiunge tutto questo. Spero almeno che questa odissea fisca presto e che l'intervento a tuo padre vada benissimo. Grazie per la tua gustosa ricetta. Un abbraccio forte a te e a tuo padre!!!

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  5. :-(((Elisa che mi racconti!Che rabbia!!!la cosa che più mi dispiace è che abbiate dovuto sopportare tutto questo oltre alla preoccupazione legata ad un problema di salute non ancora risolto!:-( Mando a te e a tuo padre il mio abbraccio stretto stretto. TI chiamo!

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    1. @Giovanna, e quello che spero pure io anche se a oggi, lunedì, non si è ancora fatto sentire nessuno!!!
      Un abbraccio anche a te!

      @Laura, Grazie, tesoro!! Un abbraccio anche a te!

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  6. ma non posso crederci! davvero vergognoso, io non capisco come capitino certe cose, trattano le persone senza rispetto!! ora, spero che la prossima volta vada tutto veramente bene!! mi piace la tua versione diversa del purè, particolare!! in bocca al lupo un bacio

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  7. Il mondo alla rovescia! Il paziente deve solo pazientare. Che vergogna!!!
    In bocca al lupo per tuo padre, mi auguro che tutto fili liscio come l' olio. Un abbraccio

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    1. @Tiziana, è pazzesco sì, mi sembrava tutto molto assurdo!! Le uniche cose certe (o quasi) sono le ricette o comunque rassicuranti!!!
      Baci!

      @Anonimo, Grazie!! un abbraccio anche a te!!

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  8. Queste sono le cose che, per dirla come una collega di mia madre, mi fanno 'nturciuniari i butedda! >:o(
    Ora capisco perchè hai associato un vero comfort food che mi piace davvero assai. Brava!
    PS Buona fortuna per tutto.

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  9. Che vergogna! Soprattutto potevano farlo state tranquillo a casa sua!!!!
    Ps: io lo zenzero lo metterei dappertutto...

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    1. Ciao Chiara, figurati che ancora siamo in attesa di sapere qualcosa...
      grazie della visita!!!!
      Baci!

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