clafoutis alle ciliegie di Christophe Felder



















Cosa sarà mai il clafoutis? Ne avevo già parlato qui proponendovi una versione salata e in effetti, mi chiedevo già allora come mai non ve ne avessi mai parlato nella sua versione, dolce, classica con le ciliegie.
La bontà e la velocità di preparazione, nonché la versatilità degli ingredienti che lo caratterizzano, lo rendono un jolly, perfetto per quando si ha poco tempo e ospiti a cena o molto semplicemente una buona coccola da concedersi in quelle giornate un po' in salita.
Il clafoutis è un tipico dolce francese, della zona del Limousine, la ricetta che vi propongo è quella reinterpretata dal pasticcere Christophe Felder, Clafoutis de Cerises de Layrac, che aggiunge della farina di mandorle, che come ben sa chi mi segue, è un'aggiunta che spesso uso pure io per molti piatti.
Ciliegie, vaniglia e mandorle sono per me un riuscito ménage a trois. La vaniglia, nella versione di Felder, non è prevista, così come la buccia del limone, ma per me sono fondamentali per il risultato profumato del dolce.
Alla ricetta ho apportato qualche altra modifica soprattutto per la proporzione uova / polveri (fecola, farina di mandorla) e la quantità di panna che ho in parte sostituito con il latte intero.
In un primo tentativo non mi era sembrato ottimale, almeno al mio palato e alle mie memorie di gusto dei miei giri in quelle zone e si discosta un po' dalla mia ricetta base.
Nella ricetta vi metterò l'originale e le mie modifiche, poi voi decidete!

Il clafoutis è una miscela di uova, zucchero, farina, latte o panna, in una proporzione che dà un risultato finale che ricorda una crema cotta più strutturata sia come consistenza che come gusto per via della farina.
Il sapore acidulo delle ciliegie, il succo che rilasciano in cottura contrasta il sapore lievemente dolce della miscela di base.
Si usa normalmente uno stampo in ceramica, viene imburrato, si dispongono le ciliegie e poi si versa la miscela di uova, latte, zucchero e farina. Ecco, il vostro clafoutis è pronto per la cottura.

Nocciolo sì, nocciolo no? Chi è a favore del sì sostiene che le ciliegie conservano meglio il loro gusto; chi è a favore del no, sostiene che possa essere poco pratico per i commensali.

Io ho optato per il sì, anche perché il gusto è la cosa più importante e poi le ciliegie, come frutta, si servono intere, quindi...però capisco che magari per una cena più formale si possa optare per il no, magari servendo il calfoutis in cocotte individuali.
Così, da dolce un po' rustico che sa di antica fattoria francese, dai tavoli di legno senza tovaglia, sotto un pergolato di vite, si trasforma in un dolce più elegante che sta bene in quelle sale da pranzo dai tavoli ben apparecchiati, con doppia tovaglia che arriva fino a terra e bicchieri in cristallo.

Come tutti i dolci a base di uova, spesso potreste sentire l'odore un po' forte che spesso, ai nasi più sensibili può risultare sgradevole nonostante la freschezza delle uova. Ebbene, vi svelo un segreto per evitare questo inconveniente: quando aprite l'uovo individuate subito quella piccola sacca che sta attaccata al tuorlo, ecco, eliminatela prendendo con le dita o un pinzetta. É propio quella cosuccia lì che compromette il risultato odoroso del dolce.

Se siete in inverno e non avete più delle belle ciliegie, provate con quelle conservate.
Le ciliegie possono essere sostituite con altro tipo di frutta.
Ne ho fatto uno alle albicocche che spero presto di postare.



























Clafoutis alle ciliegie di Christophe Felder

500g di ciliegie
4 uova intere e 2 tuorli
75g di panna liquida (io ho messo la metà e l'ho sostituita con il latte intero)
100g di mandorle in polvere
30g di fecola o amido (io ho aggiunto alla fecola 30g di farina 00)
200g di zucchero (io ridotto a 130g)
una bacca di vaniglia o mezza bustina di vanillina (aggiunta mia)
scorza grattugiata di limone (aggiunta mia)
zucchero a velo

burro e zucchero per lo stampo
lo stampo è da 25cm di diametro o 6 cocotte. Io ho usato due stampi rettangolari piccoli
questa ricetta va bene per  6 persone.

Preriscaldate il forno a 200°C.
Montate con la frusta le uova con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso.
Unite la panna, il latte, i semini della vaniglia e la buccia di limone grattugiata. Lavorate qualche secondo.
Aggiungete la farina, la fecola e la farina di mandorle con l'aiuto di una spatola.
Amalgamate per bene, risulterà una pastella sostenuta.

Imburrate lo stampo e spolveratelo di zucchero.
Mettete le ciliegie senza picciolo ma con il nocciolo (io lo preferisco).
Versate il composto sopra e mettete in forno.
Dopo 15 minuti date un'occhiata e vedete se si è dorato sufficientemente, se così fosse è pronto, altrimenti continuate per 5 minuti.
Come vedete dalla foto, il mio forno è stato malevolo, ha cotto troppo da una parte e giusto dall'altra parte, quindi fate attenzione!

Servite tiepido con una spolverata di zucchero a velo.

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