Ravioli di carciofi al timo e nocciole
































 Avrete notato come negli ultimi tempi mi sia messa a fare tanta pasta fresca, soprattutto ripiena.
Diciamo che prima questa passionela soddisfavo mangiandola più che facendola. Il mio repertorio, in tal senso, si limitava ai ravioli con ricotta e maggiorana, di tradizione familiare, tipici della mia zona.

Poi, complice l'invito del Delicatessen (una gastronomia di qualità, in cui puoi anche sederti e gustare tante cose buone) nella persona di Carolina, di tenere un corso sulla pasta fresca, sono uscita da un periodo di assoluto torpore e ho ripreso a esplorare il mondo della pasta fresca non più come semplice fruitrice curiosa e mangiona, ma con la curiosità e lo studio di chi vuole farla. Così, incerta, perchè pensavo che non ne sarei stata capace, ho cominciato a documentarmi, a prendere coraggio e fare i miei primi esperimenti, inventare ripieni nuovi suggeriti dalla stagione, da un momento, da un ricordo, da qualunque cosa potesse entrare dentro un raviolo e creare anche diversi formati.

L'acquisto di Gialletta (per chi non segue le mie pagine social, IG e FB spiego subito che si tratta della mia macchina per tirare la pasta) è stato sicuramente uno sprone ulteriore perchè potevo stirare in un batter d'occhio, senza fatica e con grande soddisfazione.

Ed ecco che alla fine ho prodotto tanti formati e tanti ripieni. Non tutti sono stati immortalati, altri sono finiti solo su Instagram o sulla pagina FB di questo blog.

Intanto questa ricerca mi ha portato al contempo a esplorare l'Italia intera attraverso i vari formati di pasta che da zona a zona, da provincia a provincia cambia o si assomiglia.

Così il titolo del corso di cucina, al Delicatessen, è stato Da Nord a Sud alla scoperta delle paste fresche. In tre ore ho insegnato a 13 volenterose e curiose persone a preparare gli Agnolotti del Plin, in omaggio al mio amato Piemonte, i Culurgiones della Sardegna (regione sorprendente perchè assai ricca di formati e meriterebbe un capitolo tutto a sé) e infine le Busiate per la Sicilia, formato di pasta tipico dell'occidente dell'isola e che da queste parti non si usa fare.

Il corso è andato bene e io sono pronta per partire verso nuove avventure che profumano di di farina, di uova, di sorrisi e stupori.

Ma adesso passiamo alla ricetta, assai interessante e secondo me perfetta come primo piatto da servire per il pranzo di Pasqua.

Sono dei ravioli di carciofi al timo e nocciole tostate. Condimento semplice ma che trova la nota calda delle nocciole, l'aroma pungente del timo per avvolgere i ravioli che al primo morso donano la dolcezza dei carciofi stufati con aglio e maggiorana, mitigata dalla nota lattea della ricotta e dalla sapidità del parmigiano.













Ravioli di carciofi al timo e nocciole

300g di farina di semola rimacinata
1 uovo e un tuorlo
acqua q.b.
sale

300g di cuori di carciofi (circa 4 carciofi medi)
200g di ricotta
30g di parmigiano
7 rametti di maggiorana
aglio
olio evo
pepe
sale

80g di nocciole tostate
6/7 rametti di timo
80g burro
parmigiano
pepe

Mettete la farina a fontana su una spianatoia. Nel foro rompete le due uova, salatele e sbattetele leggermente. Cominciate ad aggiungere mano a mano la farina e, quando il liquido non sarà più visibile aggiungete acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto morbido che lavorerete per qualche minuto così da avere una consistenza un po’ più soda.

    Fate una palla e lasciatela riposare avvolta in un panno umido che non sappia però di detersivo (per non correre rischi potrete utilizzare della pellicola) per almeno mezz’ora.
    Nel frattempo pulite i carciofi, togliendo le parti più dure e tuffateli nella ciotola man mano che procederete nella pulizia. Nel caso non aveste tempo e pazienza prendete pure i carciofi surgelati, sono comunque una passabile alternativa.
    In un tegame fate andare uno spicchio d'aglio con l'olio, aggiungete i carciofi tagliati a fettine. Appena ammorbiditi aggiungete le foglie di maggiorana e un pizzico di sale. Lasciate insaporire per alcuni minuti e spegnete. Regolate di sale e di pepe
    Fate raffreddare e poi passate al mixer lasciando l'insieme abbastanza grossolano. Unite il parmigiano grattugiato e la ricotta. Amalgamate il tutto.

    Riprendete l’impasto, ricavatane un pezzetto avendo cura di tenere coperto il resto dell’impasto altrimenti si asciuga.
    Con il matterello tirate la sfoglia sottile, a uno spessore di circa 2mm. poi potete procedere come faccio qui
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  2. oppure stirate una prima sfoglia, sistemate su di essa il ripieno in piccole noci a  una distanza di circa 2cm l'uno dall'altra, poi procedete stirando una seconda sfoglia che sovrapporete alla prima, lasciate uscire l'aria e con uno stampino o anche solo un bicchiere cominciate a tagliare intorno al ripieno.
  3. Portate l'acqua a ebollizione. Intanto scaldate in una tegame il burro con le foglie di timo e le nocciole tritate grossolanamente.
  4. Cuocete i ravioli e saltateli nel tegame, date un giro di pepe, una spolverata di parmigiano e servite.













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