World pasta day 2018 - Tagliatelle fresche al limone con erbette aromatiche, mandorle e chiodi di garofano



























Approfitto del World Pasta Day che quest'anno si svolgerà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, per offrirvi una ricetta che amo molto e che omaggia il nome del mio blog: Tagliatelle fresche al limone condite con un po' di scalogno fatto appassire con chiodi di garofano, poi sfumato con succo di limone e erbette fresche, timo, maggiorana e basilico. A completare una granella di mandorle appena tostate.

Ma se fino a qui avete pensato che con la dicitura "al limone" mi riferisssi al succo di limone del condimento, ebbene vi sbagliate. La vera sorpresa la scoprirà il vostro palato appena assaggiata la prima forchettata: l'aroma fresco della buccia di limone  si trova "dentro" le tagliatelle.

Se avete l'abitudine di fare la pasta fresca, questa è un'ottima maniera per dare brio a una semplice tagliatella.
Se non siete avvezzi a fare la pasta fatta in casa, questa potrebbe essere una buona occasione per provare qualcosa di diverso, che vi stupirà per la semplicità dell'esecuzione e dell'immediata soddisfazione del vostro palato.

Un tipo di pasta così, già aromatizzata, vi permette di usare un condimento assai semplice, come quello che vi propongo, ma se doveste avere del tonno fresco, tagliatelo a tocchetti, passatelo velocemente in padella e distribuitelo a completare il piatto. Se avete quello conservato, di qualità, potete usare anche quello.
Nel prossimo post, invece, vi darò un altro condimento con una spezia che amo molto e che con la scorza di limone sta benissimo, ma dovrete aspettare la prossima settimana.

Io qui ho usato limoni verdi perchè sono quelli che si trovano in estate e in autunno. Per avere quelli gialli bisogna aspettare novembre - dicembre con il così detto primofiore, pienamente giallo.
Il limone verdello spesso viene snobbato perchè si scontra con il nostro immaginario che vuole il limone giallo, grosso e succoso.
Quando si dice che i pregiudizi e le convinzioni ci influenzano negativamente qui ne abbiamo un esempio chiaro e incontrovertibile: il limone verde ha la buccia molto profumata con maggiori sfumature aromatiche che lo rendono più interessante, inoltre risulta essere molto succoso.
Se d'estate vedete dei limoni gialli, diffidate, o arrivano dall'altra parte del mondo o saranno stati fatti maturare artificialmente e, per quanto ciò non abbia nessun rischio per la salute, invece è un disastro per tutta la complessità aromatica della scorza e per il gusto, tendente al sapore di marcio, del succo.

Qualunque sia il limone che userete, in base alla stagione, il risultato di questa ricetta sarà comunque fantastico.

Chi mi segue sulla mia pagina Fb  o su Ig sa che da qualche giorno sono impazzita per una nuova macchina per tirare la sfoglia che ho chiamato Gialletta.
L'ho scelta, appunto, per il suo colore giallo: avevo bisogno di qualcosa che esprimesse gioia e calore. Ormai ero stanca di tirare la pasta a mano, sarà l'età? Intanto so solo che se potessi starei sempre lì a impastare e tirare la sfoglia con la mia nuova "amica".
Grazie a "lei" fare queste tagliatelle è stato uno scherzo!
P.S. Se nell'impasto si tolgono le uova e si mette solo acqua, sono ottime per un regime vegano o per chi ha delle intolleranze alle uova; per integrare le proteine, potrete aggiungere al condimento da me suggerito, dei piselli che con i chiodi di garofano stanno benissimo

Tagliatelle al limone con erbette aromatiche, chiodi di garofano, mandorle

200g di farina di semola + quella per la spianatoia
1 uovo
acqua q.b.
sale
la scorza grattugiata di un limone e mezzo

per il condimento
uno scalogno (o cipollotto)
15g di burro (con lo scalogno lo preferisco, ma potete usare dell'olio, se preferite)
2 chiodi di garofano
il succo di mezzo limone
un misto di erbette fresche: basilico, maggiorana, timo
pepe nero
20g di mandorle pelate

In una spianatoia mettete la farina a fontana e rompetevi l'uovo, unite due pizzichi di sale e cominciate a impastare. Appena vedrete che la farina non assorbirà più l'uovo, aggiungete a poco a poco, in modo che venga assorbita lentamente, dell'acqua fino a ottenere un impasto sodo ma non duro. Tenete sempre la spianatoia infarinata





Fate una conca nell'impasto e grattugiatevi il limone. Lavorate l'impasto per una decina di minuti.
Mettete a riposo sotto una ciotola per almeno un'ora





Se avete come me "Gialletta" ricavate, dall'impasto ormai riposato, delle pezzature di circa 80/100g, appiattitele leggermente e passate ognuna di esse attraverso i rulli allo spessore più alto.
Infarinate entrambi i lati, piegare la pasta a metà, e ripetere l'operazione, infarinando e piegando fino a quando la pasta non risulterà bella uniforme (dalle 4/5 volte).
Io poi ho impostato sul 4 (circa 1,5 di spessore), ho fatto delle strisce lunghe 25 cm e ho lasciato riposare un po', circa 15 minuti, il tempo che si seccano, ma non troppo, però.




 A questo punto prendete di nuovo Gialletta e inserite i rulli per tagliare la pasta. Infilate la prima striscia e magicamente vi verranno fuori delle splendide tagliatelle.

Infarinatele per bene e create dei "nidi".




Mettete a bollire l'acqua. Tritate le mandorle e tostatele leggermente in un padellino.
A questo punto preparate il condimento.
Tritate lo scalogno e mettetelo in un tegame con il burro e i chiodi di garofano. Appena diventa traslucido, sfumate con il succo di limone, unite buona parte delle erbette e proseguite per sei/sette minuti.

Cuocete la pasta e scolatela dopo qualche minuto avendo cura di conservare un mestolo d'acqua: sarà indispensabile nel caso la pasta risultasse troppo asciutta al momento di condirla.
Mettetela in una terrina, unite l'intingolo di  scalogno con le erbette, date una generosa girata di pepe, ultimate con le mandorle e servite calda.


Commenti

  1. Immagino l'aromaticità delicata di questa pasta. Da provare assolutamente!

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