budino al cioccolato "senza" e buona festa della Befana























Giornate fredde, cielo grigio, ancora per qualche giorno ci accompagnerà il clima natalizio.
Sabato sarà il giorno della Befana che chiuderà l’anno 2017 e aprirà ufficialmente il 2018. Il giorno della Befana è la soglia vera e propria tra il vecchio e il nuovo anno. 
Trascorsi quei 5 giorni di assestamento, per mettere in ordine le idee e ripartire si arriva già pronti per affrontare i giorni del nuovo calendario. 
Questo varrebbe ogni giorno, in effetti, ma si sa, si è talmente pigri che un rito collettivo fa da sprone e quindi può risultare più efficace.

Ancora intorpiditi dai lauti pasti delle feste ci aspetta l’ultimo pranzo, quello dell’Epifania. Nella mia tradizione familiare non vi è nessun piatto particolare, ogni anno si inventa o si scopre qualcosa di nuovo che comunque abbia il gusto del piatto speciale, non ordinario.
Ma io quest’anno non preparerò nulla di particolare, sento di aver mangiato troppo nei giorni scorsi.
Gironzolando per il web, però,  mi sono imbattuta in una ricetta che potrebbe tornare utile per chi non vuole rinunciare al dolce della festa ma deve prestare attenzione all'apporto calorico. É stata una deliziosa scoperta, un dolce al cacao, un budino.
Ha tutte le peculiarità di un budino: rassicurante nella sua consistenza, dà grande soddisfazione al palato ed è senza zucchero, senza farina, senza burro, senza uova e, soprattutto, senza cottura, si prepara in 3 minuti.

L’ho chiamato il budino ecumenico, mette d’accordo tutti: gli onnivori, i vegani, i vegetariani, i crudisti, i finti intolleranti a tutto, i seguaci del “senza perché è meglio” a prescindere, ma soprattutto dà la possibilità alle persone che hanno delle vere e serie allergie e conseguenti gravi restrizioni, di poter mangiare un budino.

Avete un frullatore o un minipimer? Ecco, vi occorrerà solo questo e delle formine. Potete arricchirlo come ho fatto io o lasciando libera la vostra fantasia.

Si parte da solo due ingredienti: il cacao e il cachi. Due parole che hanno la stessa prima sillaba e mezza, forse quest’affinità linguistica casuale ha fatto sì che avessero molto da fare insieme, addirittura un budino, per la gioia di chi deve stare attento a ciò che mangia.

Vi lascio di seguito la mia versione con mandorle, arancia e cannella















Budino al cioccolato (per una decina di formine)

Un cachi
15g di cacao amaro in polvere
Una manciata di mandorle tostate
2 cucchiaini di cannella
Scorza grattugiata di un’arancia

In un frullatore o robot o bicchiere del minipimer mettete il cachi con tutta la buccia, la cannella, parte della scorza d’arancia e il cacao. Date un bel giro fino ad amalgamare bene gli ingredienti.

Mettete nelle formine precedentemente inumidite e lasciate in frigo per almeno due ore.
Al momento di servire, cospargete i budini con mandorle tostate tritate grossolanamente assieme alla scorza d’arancia.




Commenti

  1. Non ci posso credere! Sembra il dolce dell'impossibile, invece eccolo nella sua golosità!

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    1. già, non sembra vero. mi piace la tua definizione "il dolce dell'impossibile" :-)

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