insalata di cavolo rosso, cacomela, feta e noci
É strano riprendere a scrivere su questo blog dopo così tanto tempo. L'ultimo post risale al 15 febbraio, era tempo di carnevale, era una ricetta semplice di dolce fritto tipico del periodo, della zona dell'alto Lazio. Ma cosa è successo in tutto questo tempo?
Tante cose.
Chi mi segue sui social sa che per tutto l'inverno e l'estate sono stata impegnata con una pesante ristrutturazione della casa di famiglia dove, il prossimo anno, avvierò un bed and breakfast. Quattro camere in pieno centro a Modica, in via Grimaldi, una delle vie più caratteristiche della città, tra la Chiesa di san Pietro, Corso Umberto, la Chiesa di Santa Maria. Dal terrazzo della casa si può ammirare Modica nella sua particolarità: città cresciuta sulle colline, case e palazzi inerpicati nella roccia, architetture in pietra, con balconi e terrazze, persiane verdi, ringhiere di ferro lavorato, quell'insieme armonico che evoca il sud e la sua luce, la sua vita dei giorni assolati. Spero presto di potervi mostrare delle belle foto e soprattutto di potervi accogliere facendovi sentire a casa, nella mia casa d'infanzia, nella casa fatta costruire dal mio bisnonno alla fine dell'ottocento.
Il bed and breakfast si chiama Gioietta, il nome l'ho preso da una vecchia macchina fotografica che apparteneva a mia nonna, un allora vivace diciottenne che si divertiva a fotografare i suoi fratelli e se stessa proprio su quel terrazzo, lo stesso in cui sarà per me un piacere offrivi la colazione o magari un aperitivo o la cena. Di tutto il progetto ve ne parlerò presto con maggiori dettagli, foto e con tante storie da raccontare.
In tutto questo periodo non mi sono solo occupata della ristrutturazione ma ho dovuto farmi tanta forza per superare la perdita di mio padre che è mancato a marzo per Covid. Un'esperienza terribile che mi ha provata come si può facilmente immaginare.
Ho anche un problema agli occhi che non mi permette più di vedere bene e mettere a fuoco, quindi fotografare diventa per me sempre più difficile. Sono in attesa da Aprile per l'operazione e ancora non si hanno notizie.
Ho messo da parte ciò che amo di più, ho fatto pochi corsi di cucina perchè troppo impegnata con la casa e la stanchezza accumulata ha chiesto il conto lasciandomi sempre meno energie. Eppure ho tanta voglia di riprendere a cucinare e a occuparmi di ricette. Mi ricordo quando quest'estate ho fatto una peperonata, ero felicissima, mi sembrava di aver fatto chissà quale cosa, solo il fatto di affettare la cipolla mi rendeva felice, recuperare quel semplice gesto mi è sembrato una conquista. Durante tutto il periodo del cantiere mi sono nutrita con pane, formaggio, yogurt, insalate e cibo d'asporto.
E oggi, mentre scorrevo FB m'imbatto in questa ricetta d'insalata delle Sorelle Passera. Avevo quasi tutti gli ingredienti e l'ho replicata anche se con qualche piccola variante.
Ho bisogno di colore, colore, colore, di qualcosa che mi ricorda la vita e la sua bellezza nelle cose semplici come un colorato piatto d'insalata in cui s'incontrano l'arancione del cacomela, il viola del cavolo, il viola rossiccio della cipolla di tropea, il bruno delle noci e il candore della feta sbriciolata.
E mi è sembrato anche un'occasione colorata per riprendere a scrivere sul blog che sembrava ormai abbandonato.
Insalata di cavolo rosso, cacomela, feta e noci
mezzo cavolo rosso
due cacomela
un po' di misticanza
una cipolla piccola di Tropea
100g di feta
qualche fogliolina di menta e timo
12 noci da sgusciare
olio evo
aceto
Sbucciare la cipolla e affettarla finemente, metterla a bagno in un ciotola con acqua e aceto.
Lavare e affettare il cavolo, affettare i cacomela e disporre tutto nel piatto di servizio assieme alla misticanza. Strizzare la cipolla e aggiungerla. Sgusciare le noci, spezzettarle grossolanamente, unire la feta sbriciolata e condire con olio, aceto, menta e timo. Servite con delle fette di pane tostato.
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