Scaccia modicana di fave verdi e ricotta



Arriva la primavera e i suoi frutti, mai come la presenza di fave e piselli mi dà riscontro dell'arrivo di questa stagione. Sarà il verde brillante dei loro baccelli, scrigni di perle vegetali dal sapore dolce e fresco, sarà che mi ricordo da bambina quando si raccoglievano nell'orto del nonno: l'umidità della terra contrastava con i raggi tiepidi di un sole ormai più generoso.

E per voi qual è, tra i doni della natura, quello che  vi annuncia in maniera definitiva l'arrivo della primavera?

Proprio in questo momento strano e drammatico che stiamo vivendo, l'arrivo della bella stagione con i suoi colori, il suo clima mite, la luce sempre più viva, ci dà una maggiore forza nell'affrontarlo, una speranza che sembra nutrirsi di questa naturale bellezza, indifferente alle cose dell'umano, quasi impertinente nella sua ineluttabilità, ma che alla fine ci sostiene.

Si deve restare a casa il più possibile e fruire delle belle giornate non lo si può fare appieno, allora ci può venire in soccorso la cucina con il suo insito potere evocativo, un po' come si fa con le conserve preparate d'estate e che consumiamo in inverno: ritroviamo in ogni barattolo un po' di sole estivo e quell'atmosfera spontanea e libera che porta con sè.
Così faremo in questo periodo, in una via di mezzo insolita, mangeremo i prodotti di stagione con una valenza in più, essi ci permetteranno di fruire della primavera, sostituiscono le passeggiate al mare, l'aperitivo fuori al bar con gli amici, le prime scampagnate sotto gli ulivi, i primi pranzi di famiglia in terrazza.

Viste le prime fave fresche al supermercato le ho comprate e come tutti gli anni, in questo periodo, ho preparato una tra le mie scacce preferite, prettamente stagionale, quella di ricotta e fave verdi.
Per chi non sapesse cosa sono le scacce vi rimando qui qui e qui così troverete tane versioni, anche per il tipo di sfoglia che può variare negli ingredienti.
Io vi do quella semplice, semplice, quella che rende la scaccia un piatto povero ma quantunque divino!

Vi do anche delle dritte su come formarle con la speranza che sia abbastanza chiaro.

Scaccia di fave verdi e ricotta (per 4 pezzi)

Per la sfoglia:

400g di farina di semola di grano duro
acqua q.b.
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
il succo di mezzo limone
sale

per la farcia:

500g di fave già pulite
una cipolla grande
una foglia di alloro

400g di ricotta vaccina "riposata" del giorno prima
4 cucchiai di formaggio ragusano grattugiato
due cucchiai rasi di latte
pepe nero

Procedimento per l'impasto.

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia, versatevi piano piano l'acqua (all'incirca 150ml) fino a raggiungere una consistenza morbida ma non molle. 
Dopo averla lavorata qualche minuto, praticate una fossetta e aggiungete il succo di limone e il sale. 

Lavorate per almeno 5 minuti. 
A questo punto, sempre praticando una fossetta, aggiungete l'olio e cominciate a lavorare energicamente fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. 

Mettete a riposare in una ciotola coperta a temperatura ambiente per circa un'ora.


Affettate la cipolla e fatela imbiondire in un tegame con un po' di olio e l'alloro, quindi aggiungete le fave.
Lasciate cuocere fino a quando non diventino tenere, salate e lasciate raffreddare.
Fate attenzione a non cuocerle troppo altrimenti diventano dure!

Montate la ricotta con un po' di latte e arricchite con il formaggio e il pepe nero.

Accendete al forno a 200°C.

Preparata la sfoglia da farcire:

Prendete la palla e dividetela in tre pezzi, con il matterello, tiratela a forma di rettangolo e sottile (potrete usare anche una macchina per sfogliare ma le scacce verrano più piccole)
Importante è spennellare d'olio la superficie in modo da impermeabilizzarla in modo da evitare che l'umidità del ripieno buchi la sfoglia.
Spalmate di ricotta e unite le fave e procedete alla chiusura come da foto.




Fatto il primo strato (1) portate i due lembi al centro (2) ungete ancora, spalmate ancora con ricotta e aggiungete le fave (3). Sempre con molta delicatezza, portate una metà sull'altra (4).



Spennellate d'olio e infornate a 200°C per 20 minuti fino a doratura.

Un buon vino, non troppo corposo, magari un bianco è perfetto per accompagnarla!
Buona primavera a tutti!

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