un anno è passato, un altro trasloco, una nuova cucina



Oh mamma, sono di nuovo qui, in mezzo ai pacchi!
L'assenza dal blog è di più di un mese ma sono stata occupata con un nuovo trasloco.
Si tratta del secondo trasloco nel giro di un anno. No, non ci si abitua mai ai traslochi, sono sempre traumatici per quanto si cerchi di affrontarli con calma e con strategico anticipo.

Ho visto di nuovo tutta la mia vita scorrere tra le mia mani, attraverso gli oggetti che riponevo diligentemente nelle scatole.
Non è passato nemmeno un anno dal mio addio a una precedente vita fatta di una casa bellissima, un uliveto, il mare all'orizzonte, di un lavoro meraviglioso e di una (illusoria) sicurezza. Continua a mancarmi quel mondo e mi chiedo se manco in quella casa,  se manco all'albero di limone in giardino, alla pietra su cui mi sedevo, nella pace assoluta, per assistere ai tramonti magnifici che coloravano di rosso l'uliveto.

É stato un anno faticoso, ancorato ai ricordi, al passato, vissuto in una condizione di assoluta sospensione della mia vita, atomizzata in una realtà che facevo (e a volte ancora faccio) fatica ad accettare. Rabbia, amarezza, frustrazione, impotenza mi hanno accompagnata e ancora non me le sono scrollate del tutto di dosso.
In questo anno così difficile è stato fondamentale il sostegno degli amici, quelli veri, di una città, Ragusa, che mi ha accolto nel suo cuore più bello, Ibla. Ogni giorno la sua grazia si parava davanti al primo sguardo mattutino e mi salutava, ogni sera, con le sue lucine che avrebbero vegliato il mio sonno.

Mi trasferirò in un appartamento, a Modica. Ritorno nella mia bella città, alle mie radici.
Forse è qui che devo stare per rimettermi in marcia?!
Non avrò la bellezza di Ibla al risveglio, avrò la vista su un parcheggio e su una fermata di autobus che collegano vari punti della Sicilia, vedrò tanta gente che va e che viene: turisti, studenti, pendolari; vite diverse che s'incroceranno sotto al mio naso.
Però ho cercato di mettere il letto nella stanza da dove riuscirò a vedere un pezzo di collina con alberi di mandorlo e fichi d'india, e il cielo: è fondamentale, per affrontare la giornata, cominciare con una bella immagine, l'anima ne trarrà sicuramente beneficio.

Una nuova casa piccolina (so che starò un po' strettina) accoglierà tutti i miei libri, le mie pentole e i miei nuovi progetti che ancora proprio ben pianificati non sono, ma spero, una volta sistemata, di riuscire a focalizzare meglio e cominciare a procedere.
Intanto ho fatto la follia di progettare una cucina nuova (sono in una casa in affitto...) ma sentivo il bisogno di ricominciare proprio da ciò che amo di più e dallo spazio a esso dedicato.
Volevo una cucina che mi facesse di nuove sentire viva, che mi desse una buona energia e mi permettesse di ricominciare a organizzare i corsi di cucina.

Ho di nuovo voglia di mettermi in gioco, di riprendere in mano il blog, di raccontare e trasmettere la mia passione per il cibo e tutto ciò che sta intorno. Per questo nuovo slancio devo ringraziare la sorte che mi ha fatto incontrare Stephanie Cabibbo, in arte Mastercheffa (vi consiglio di fare un salto nel suo blog, tante ricette una più sfiziosa dell'altra): l'ineffabile Stephanie ha organizzato un corso di foodblogging a Ragusa a cui mi sono subito iscritta e, oltre a imparare tante cose un po' ostiche che riguardano il web e i suoi meccanismi, ho incontrato una classe di splendide persone, tutte motivate e appassionate di cucina come me.
Tanta energia positiva che non poteva non spronarmi a seguire quello per cui batte da sempre il mio cuore: la magia, l'incanto del cucinare e la sua narrazione.

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