agnolotti del plin verdi alla toma piemontese


 

Nostalgia, questo piatto è pura nostalgia. Nostalgia dei miei soggiorni torinesi, dei miei amici e parenti che vivono lì, delle lunghe passeggiate per le strade della meravigliosa Torino.

L'ultima volta sono stata un anno e mezzo fa, la salutai in una giornata di sole a luglio, convinta che presto l'avrei rivista, in autunno, quando i begli alberi dei viali e delle piazze, delle colline intorno, diventano di  tanti colori caldi, arancione, rosso bruno, giallo. Un'esplosione di calma, di sussurrata bellezza, che vuole dirti che l'inverno arriverà ed è tempo fare scorta di sole, ancora tiepido benchè debole e pallido. L'autunno è una promessa nelle città del Nord.
Qui in Sicilia è diverso, a malapena si percepisce, non vi è questa preparazione all'inverno anzi, tutto ricomincia a diventare verde, poche le piante che perdono le foglie, da noi l'autunno è un'altra primavera, i fiori spuntano ormai rassicurati dalle prime piogge che il caldo spietato estivo non tornerà. Il sole è ancora presente anche se più delicato, il colore del cielo è commovente per la sua luce e la pietra dei palazzi sta facendo scorta di calore. Qui l'inverno sarà umido, ci sarà vento e freddo e magari, anni in cui più spesso accade, giornate di sole folgoranti per nitidezza del cielo e per luminosità straordinaria, inaspettata che si posa su tutto e dà chiarezza agli animi e alle menti.

Di Torino mi manca la sua cucina, quella semplice, quella delle trattorie in cui a volte ti sembra di mangiare a casa di un'immaginaria zia piemontese. 
La pasta fresca, che siano tajarin o agnolotti del plin, classici, conditi al burro e salvia, è puro godimento grazie a una sfoglia sottile che quasi si scioglie in bocca, ricca di uova, gialla e saporita.

Come si fa a compensare le nostalgie? 
Non avrò le colline di fronte colorate, nè quei toni languidi tipici dell'autunno nordico, l'atmosfera è decisamente diversa,  ma ciò non mi dissuade dal provare, attraverso quella magia che solo la capacità evocativa del gusto e dell'olfatto sono in grado di dare, farò degli agnolotti del plin, con una sfoglia ricca di tuorli, magari do un colore, degli spinaci avanzati, un pugnetto, per ripieno della toma piemontese, che miracolosamente ho trovato a queste latitudini. Ed eccoli qui, i mei agnolotti del plin, conditi con un buon burro piemontese, anche questo trovato al supermercato, altro piccolo miracolo, e noci del contadino da cui compro solitamente la verdura al mercato.

Per altre ricette di agnolotti del plin potrete vedere qui con gli asparagi o qui in una versione decisamente mediterranea.


Agnolotti del plin verdi con toma piemontese, al burro e noci

3oog di farina 00
3 tuorli e 1 uovo intero
20g di spinaci lessi, tritati e strizzati tantissimo
sale

150g di toma piemontese morbida
50g di parmigiano
pepe

burro, salvia e noci per condire

Sulla spianatoia mettete a fontana la farina, al centro mettete gli spinaci lessi strizzati benissimo e tritati. cominciate a mischiare, poi rifate di nuovo il buco centrale e rompete le uova, salate. 
Intridete a poco a poco la farina con le uova e poi cominciate a impastare. In base a quanto avrete strizzato gli spinaci e alla capacità stessa della farina di assorbire i liquidi, potreste avere bisogno di qualche spolvero in più di farina o magari di un goccio d'acqua, dipende...l'importante cha alla fine avrete un impasto morbido ma non molle.
Fate una palla e lasciate riposare per mezz'ora circa avvolta nella pellicola.

Preparate il ripieno tagliando a pezzetti piccolissimi la toma, unite il parmigiano, un giro generoso di pepe.
Schiacciate e mischiate con una forchetta, avrete una pasta un po' appiccicosa.

Riprendete la sfoglia, passatela nella sfogliatrice, io ho la mia Gialletta, e tiratela sottile, a 1,5 mm circa, ma anche meno.


Riempite la parte lunga della sfoglia con piccoli mucchietti di ripieno e distanziati meno di mezzo cm.
Girate il lembo, pizzicate la parte in cui non vi è il ripieno, tagliate in lungo con la rotellina e poi tagliate i singoli agnolotti. Qui troverete il video che vi spiega come fare.




Una volta fatti, mettetteteli in un vassoio con tanta farina, se avete quella di mais è meglio.

In un padellino fate tostare leggermente due manciate di noci, toglietele e mettete a fondere un generoso pezzo di burro, unite 4 foglie di salvia.
Portate a bollore dell'acqua, salate e tuffatevi gli agnolotti, cuoceranno in pochi minuti. Adagiateli in un piatto da portata, conditeli con il burro fuso e le noci, cospargete di parmigiano e servite.







Commenti

  1. Volevo ringraziarvi per questa eccellente lettura!!! Mi è piaciuto molto ogni piccolo pezzo. Ho messo tra i preferiti il tuo sito per controllare le nuove cose che pubblichi.Puoi vedere questo sito per altre erbe come la psychotria viridis.

    RispondiElimina

Posta un commento