Frittelle di Riso di San Giuseppe


Oggi è San Giuseppe, è tradizione preparare queste morbide e profumate frittelle di riso che in dialetto chiamiamo "crispeddi".

Oggi è anche la festa del Papà, chi conosce la mia vita sa che il rapporto con mio padre è assai difficile, insomma, non ho mai avuto tanto da festeggiare, eppure oggi vorrei dedicargli un pensiero, che non sia pieno di rabbia e livore.
Devo anche a lui, oltre ai tratti del mio viso, la mia passione per la cucina, la mia golosità impenitente, la familiarità con ciò che è cibo, anche se, sempre a lui devo i miei pochissimi limiti alimentari. No, non è stato un padre facile, assolutamente, ma è stato lui e basta.
Non saprò mai cosa voglia dire avere un padre nel senso comune, chi ti rassicura, protegge, che ti indica la strada, che pensa a te e al tuo benessere, che c'è sempre...no, non ne avrò mai idea e potrò solo intuirlo ma poi per cosa? per sentire ancora di più un male atroce di quello che avrei potuto avere e che non ho avuto. Del resto, quello che sono oggi, nel bene e nel male, lo sono anche per questo.

In questi giorni di terrore e paura per il futuro sono molto preoccupata perchè mio padre non vive nella mia stessa città, è provato dalla malattia, dalla vecchiaia e mi preoccupa l'inettitudune di chi dovrebbe accudirlo.
In una situazione di mobilità normale, gli avrei portato i ravioli di ricotta e maggiorana, così come mi ha insegnato a farli lui, chiusi a triangolo con i pizzichi. Non posso non associare il suo viso a quella forma lì, a quel triangolo, scrigno di assoluta bontà. E gli avrei portato anche due crispeddi di riso, comprati in pasticceria perchè non mi sono quasi mai messa a farli, non amo friggere (è lungo e bisogna avere molta cura per farlo bene).

Allora quest'anno, dato che non posso raggiungerlo, i crispeddi di riso le ho fatte comunque, non potendole nemmeno acquistare, e mentre ne addento una chiamerò mio padre per auguragli buona festa del papà.

A voi lascio la ricetta che non è di per sè complicata e il risultato è ottimo quindi vi invito a farla.
Ho sostituito la scorza d'arancia con la buccia di limone perchè non ho avuto modo di acquistare le prime per via delle limitazioni al nostro movimento.

Se vi piace la morbidezza del connubio tra riso e latte (tra l'atro una delle mie merende preferite, anche se rare, della mia infanzia) e un'inaspettata croccantezza data dalla frittura, il tutto avvolto in un manto di miele di zagara, profumatissimo e arricchito di granella di mandorle e cannella, questo è il dolcetto che fa per voi.
Qui c'e tutta la Sicilia, con la sua storia, riso, miele, mandorle, ingredienti di sempre, la base della nostra cucina!

Per gli amici vegani, potete sostituire il latte di mucca con un latte vegetale e il miele con uno sciroppo di zucchero aromatizzato al limone o alla vaniglia, o semplicemente dello zucchero a velo.

Frittelle di riso di san Giuseppe (Crispeddi)

150g di riso tipo Originario
300ml di latte
150ml di acqua
1 cucchiaio abbondante di zucchero
la buccia di metà limone
una noce di burro
sale

200g di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
un cucchiaio di latte
sale

2 cucchiai di miele di zagara
2 cucchiai di granella di mandorla tostata
cannella iin polvere

Vi consiglio di iniziare la sera prima.
 Portate a un leggero bollore il latte e l'acqua con la buccia di limone intera, lo zucchero e il sale. Unite il riso e fatelo cuocere oltre il tempo indicato, lentamente, facendo attenzione che non si attacchi. Può darsi che possa asciugare troppo, in tal caso unite dell'acqua calda a filo. Tutto dipende dal tipo di riso, anche dalla marca (ho avuto modo di riscontrare che stessa qualità ma marche diverse, hanno comportamenti differenti nell'assorbimento dei liquidi).
ci vorranno circa 40 minuti.
Al termine unite il burro e date una bella rimestata.

Lasciate raffreddare stendendo su un foglio di carta forno.



Quando il composto sarà ben freddo, unite la farina con il lievito, il sale e il cucchiaino di lievito per dolci



Il composto sarà molto appiccicoso, al limite del sopportabile. Vi consiglio di tenere una ciotola d'acqua e di lavorare la massa con la spatola.


Inserite in una sac a poche. In una pentola a bordi alti o in una friggitrice mettete del buon olio che regga le alte temperature e portate a 170°C.

A questo punto lasciate cadere dalla sac a poche delle quantità di composto direttamente nell'olio bollente.

Man mano che diventano dorate, tiratele via e fatele asciugare su della carta assorbente.
Poi trasferitele in un piatto da portata.

Scaldate il miele in un pentolino, lasciatelo colare sulle frittelle, cospargete di cannella e mandorle e servite!



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