Peperoni ripieni con merluzzo e patate

Il cielo si è coperto, il vento impazza e con la pioggia che scroscia, si sente un rumore insopportabile e continuo intramezzato dai tuoni che seguono lampi spaventosi.

Mi piace pensare che in ogni casa ci sia sempre una poltrona verde, che sia grande o piccola, di velluto o di pelle, matelassé o liscia, non importa, ma che abbia però i braccioli imbottiti. 
Se c'è una poltrona verde ci sarà sicuramente un cuscino poggiato sopra, un po' vissuto ma pulito, magari con una fodera all'uncinetto. 
Vicino a questa poltrona ci sarà una lampada che parte da terra e un porta riviste a fianco. 
Davanti ci sarà un poggiapiedi dello stesso colore della poltrona e dello stesso stile. Ci sarà anche una libreria che prende una parete intera della stanza e prosegue fino alla finestra nella parete successiva.  Qualche libro manca, si vedono dei vuoti.
Da quella finestra oggi entra una luce livida. 

Al di là della poltrona, oltre il poggiapiedi, ecco la schiena china di chi è intento a scrivere, concentrato a inseguire e ad acchiappare i propri pensieri, comprendere i processi delle proprie sinapsi. Veloce va su quella tastiera meccanica, si avverte lo sforzo delle singole dita. Un esemplare di macchina da scrivere sopravvissuta alle sue evoluzioni, al bisogno di velocità prontamente, e da tanto tempo, ormai, soddisfatto dalla tecnologia.

Arriva odore dalla la stanza adiacente, è la cucina. Il vapore acqueo ai vetri attutisce ulteriormente questa insolita luce plumbea. Ottobre è arrivato e sembra che voglia dirlo con un certo fragore.

Su un banchetto vi è una cesta piena di frutta e di ortaggi, ultimi esemplari di un orto generoso. 
Vi sono delle gocce d'acqua che scivolano lungo quelle forme rotondeggianti e colorate della mela e del peperone. La zucca, invece, è rimasta fuori sul tavolo del pergolato e rimane inerte sotto quella pioggia violenta, sa di resistere. 
Le patate dalla cesta sono passate dentro una pentola, sbucciate, cuociono a vapore assieme a del merluzzo. Si sente l'odore marino. 
Sul tavolo, su un tagliere i peperoni gialli sono stati già lavati e tagliati a metà. Una cipolla sta per essere affettata, un tegame l'attende con dell'olio e dell'alloro, timo e maggiorana. Presto sfrigolerà contenta. In un mortaio s'intravede il residuo di mandorle pestate finissime che stanno in un po' di latte e acqua da prima che cominciasse la bufera. 
In due ciotole piene d'acqua stanno dei capperi per liberarli dal sale e nell'altra dell'uvetta, per renderla più morbida. Un mazzetto di erbe aromatiche espande un delizioso profumo.

In questa suggestione autunnale ci sono tutti i protagonisti di questa ricetta di peperoni ripieni con merluzzo e patate al latte di mandorla. Una ricetta che mette insieme un sapore decisamente estivo come quello dei peperoni con quello di un purè di patate e merluzzo che richiama stagioni più fredde.
La sapidità del merluzzo è compensata dalla patata e dalla dolcezza della mandorla. I capperi richiamano il gusto marino; l'uvetta, che può sembrare fuori luogo, sa farsi perdonare con il suo particolare gusto dolce; le erbe generosamente danno il loro contributo di freschezza. Ma tutto questo sarebbe solo un gioco di rimandi se non ci fosse il sapore deciso e la consistenza carnosa dei peperoni gialli.
Sono questi giorni di passaggio anche in cucina, tra l'estate che sta andando via e che generosa lascia ancora frutti estivi e l'autunno che arriva con il suo tempo piovoso e umido e che richiama sapori più caldi e corroboranti.
Un passaggio tra qualcosa che si fa fatica a lasciare andare e la ricerca di un conforto futuro e necessario.



Peperoni ripieni con merluzzo e patate al latte di mandorle

3 peperoni

60g di mandorle
100ml di latte

300g di merluzzo pulito
300g di patate

15g di capperi
30g di uvetta

1 grosso cipollotto o una cipolla piccola
1 spicchio d'aglio
40g burro
pepe
3 rametti di timo
tre rametti di prezzemolo
6 foglie di alloro
3 rametti di maggiorana
una manciata di lamelle di mandorle per decorare


Prendete le mandorle e buttatele in acqua bollente per togliere la pellicina.
Frullatele assieme al latte e lasciate riposare.

Pelate e tagliate le patate a fette di circa 2 cm.
Mettetele in un cestello per la cottura a vapore assieme ai filetti di merluzzo con spicchio d'aglio fatto a fettine in modo che poi potrete toglierlo. (se non doveste avere il cestello a vapore, potete mettere le patate e il merluzzo in un tegame con un po' d'acqua). Ci vorranno 10 minuti circa.

Affettate finemente il cipolloto e mettetelo in un tegame in cui avrete messo il burro, una foglia di alloro, 3 rametti di timo, 3 rametti di maggiorana, tre rametti di prezzemolo. Quando il cipollotto sarà diventato traslucido, unite il latte frullato con le mandorle e fate cuocere per 6 minuti a fuoco basso.
In una ciotola mettete a bagno l'uvetta.
Dissalate i capperi sciacquandoli sotto l'acqua corrente.

Nel boccale del mixer o, in una ciotola se usate il minipimer, mettete le patate con il merluzzo, un giro generoso di pepe, i capperi e il cipollotto con il latte di mandorla. Date qualche giro a bassa velocità. Dovreste ottenere un composto spumoso, consistente.
Unite l'uvetta.

Accendete il forno a 180°C.

Prendete i peperoni, lavateli e divideteli a metà facendo attenzione a mantenere il picciolo. Riempiteli con il composto e adagiateli sulla teglia intramezzandoli con delle foglie di alloro.
Mettete in forno per circa 20 minuti.
Qualche minuto prima potrete cospargere con lamelle di mandorle, rinfornate e proseguite la cottura finchè le mandorle non prendano un bel colore dorato.

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